Non è ancora chiaro se ci sia un'effettiva svolta nelle indagini o se si tratti di un ultimo, disperato, tentativo.

Fatto sta che a due settimane e mezzo dallo stop, sono ricomonciate ieri le operazioni di ricerca della piccola Iushra, la 12enne scomparsa lo scorso 18 luglio nei boschi di Serle, nel Bresciano, durante una gita.

Il 29 luglio dopo 11 giorni ininterrotti di ricerche in una zona - quella in cui si è persa la piccola - molto impervia, è arrivato quello che sembrava essere uno stop definitivo.

Il papà della bimba autistica ha continuato a rivolgere appelli alle autorità affinché le ricerche riprendessero.

Cosa che è avvenuta.

Il dispiegamento di forze tra il 18 e il 29 luglio fu eccezionale: centinaia tra vigili del fuoco, uomini del Soccorso Alpino, carabinieri, volontari e speleologi hanno scandagliato ogni angolo dell'altopiano. Di Iushra nessuna traccia, nessun indizio: neanche un lembo di vestito, una traccia da seguire. Una bambina che pare inghiottita dai boschi e dalle tante grotte che ci sono nella zona.

Ora l'ultimo tentativo: nulla trapela sui motivi che hanno fatto riprendere le ricerche, la speranza è che sia una nuova pista, concreta, da seguire.

(Unioneonline/L)

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