Giovedì 23 febbraio, ore 19.30. Sull’autostrada A1, nel tratto tra Frosinone e Ceprano, un camion procede a zig zag. Sbanda e invade le altre corsie, manovre che non passano inosservate agli automobilisti in transito, che fanno arrivare decine di telefonate al centralino della Polizia stradale.

Alla guida c’è un uomo colto da un improvviso malore – un infarto verrà poi appurato - e quel tir è pieno di gas liquido infiammabile. Giovanni Gaito, 40 anni, sposato con due figlie, raccoglie le sue ultime forze prima di perdere i sensi e riesce ad accostare, portando il tir sul lato destro della carreggiata. Pochi secondi dopo muore.

Con il suo ultimo gesto Giovanni ha messo in sicurezza tutti gli automobilisti e camionisti in transito, evitando così una potenziale strage, considerando il carico altamente infiammabile che trasportava. Un camionista eroe, così lo hanno definito le decine di automobilisti che hanno assistito al suo gesto.

Inutili purtroppo i soccorsi, sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, la Polizia stradale e il personale del 118. 

L’uomo era originario di Saviano, in provincia di Napoli, paese in cui era molto conosciuto e stimato. Numerosi i messaggi di cordoglio e gli attestati di stima sui suoi profili social.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata