Si aggrava la posizione dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, accusati del pestaggio di Willy Monteiro Duarte avvenuto a Colleferro nel settembre scorso fuori ad un locale.

In base a quanto si apprende la Procura di Velletri contesta ai due il reato di omicidio volontario e non più quello di omicidio preterintenzionale. La stessa accusa riguarda le altre due persone coinvolte nella vicenda: Mario Pincarelli e Francesco Belleggia.

La nuova accusa è contestata in una nuova ordinanza di custodia cautelare notificata oggi ai quattro indagati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, al termine di ulteriori attività di indagine.

Provvedimento che integra e modifica la misura cautelare emessa nel settembre scorso.

La decisione di passare all'accusa di omicidio volontario scaturisce dall'attività compiuta dai carabinieri tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, informazioni testimoniali raccolte e altri accertamenti, che ha permesso di raccogliere elementi utili ad aggravare la posizione degli indagati.

"Gli elementi conducono naturalmente a ritenere che i quattro indagati non solo avessero consapevolmente accettato il rischio di uccidere Willy, ma colpendolo ripetutamente, con una violenza del tutto sproporzionata alla volontà di arrecargli delle semplici lesioni, avessero previsto e voluto alternativamente la morte o il grave ferimento della vittima", si legge nell'ordinanza con cui il gip di Velletri, Giuseppe Boccarrato, contesta ai quattro di Colleferro il reato di omicidio volontario per la morte di Willy Duarte Monteiro.

Per il giudice "per la modalità dell'azione, realizzata da più persone coordinate, per la localizzazione e violenza dei colpi, inferti in più parti vitali, per le condizioni in cui versava la vittima, colpita anche quando si trovava inerme in terra, e per l'esperienza nelle tecniche di combattimento dei fratelli Bianchi e del Belleggia, va senza dubbio esclusa la condizione minima per contestare l'omicidio preterintenzionale".

Nell'ordinanza il gip scrive che "gli informatori sentiti nel corso delle indagini hanno confermato che Willy veniva aggredito nonostante fosse del tutto estraneo alla discussione in corso tra Belleggia e gli amici di Zurma, sicchè i quattro indagati nel colpirlo e infierendo con crudeltà su un ragazzo inerme, erano animati semplicemente, dalla volontà di dimostrare la forza del proprio gruppo".

(Unioneonline/L)
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