«Un usurpatore», «un gesuita massone», «tutti lo sanno che non è il Papa ma nessuno fa niente»: a pronunciare queste parole contro Francesco, pubblicamente, in una omelia in chiesa, è don Ramon Guidetti, parroco a San Ranieri a Guasticce, in provincia di Livorno.

Era il 31 dicembre. Il sacerdote vorrebbe ricordare così la morte di Joseph Ratzinger che «non ha mai rinunciato al munus petrino», dice nella stessa omelia, «perché sapeva che cosa sarebbe successo». Arriva a stretto giro la scomunica dal vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti. Nell'atto firmato dal cancelliere della diocesi, don Matteo Giavazzi, si spiega che don Guidetti «ha pubblicamente compiuto un atto di natura scismatica, rifiutando la sottomissione al Sommo Pontefice e la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti». Il sacerdote è stato dunque sospeso 'a divinis'. 

 «Sono sereno e tranquillo» ma «stupito della velocità con cui la ghigliottina ha tagliato la sua ennesima testa». Così don Guidetti ha commentato il provvedimento che lo ha colpito. 

(Unioneonline)

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