È proseguita oggi, per il secondo giorno, la protesta dei tassisti nelle grandi città contro quella che loro stessi definiscono una "sanatoria" a favore "di Uber e degli abusivi" e che emerge dal maxiemendamento al Milleproroghe approvato dal Senato.

Tantissimi i disagi per gli utenti, soprattutto a Milano e Roma, dove sono difficili i collegamenti con gli aeroporti se non con i mezzi pubblici e il "car sharing", mentre a Napoli il servizio resta garantito e a Torino e Firenze risulta regolare.

I conducenti tornano quindi a incrociare le braccia, a distanza di tre anni dalla manifestazione contro Uberpop, l'app che consentiva, anche a privati senza licenza, il trasporto di viaggiatori e turisti; ora, invece, il motivo dell'agitazione di oggi si riferisce al decreto legge Milleproroghe che il Senato ha approvato ieri e che contiene anche il rinvio al 31 dicembre del termine per regolamentare i servizi di noleggio con conducente e limitare quindi l'esercizio abusivo di servizi taxi.

Stamattina il Codacons ha depositato un esposto nelle Procura di Torino, Roma e Milano contro lo "sciopero selvaggio", che ha comportato "un gravissimo pregiudizio - si legge - alla collettività e all'utenza dei taxi, privata di un servizio pubblico".
© Riproduzione riservata