Si trovava agli arresti domiciliari per un'aggressione e non si era mai sottratto ai controlli delle forze dell'ordine. Poi, però, un’uscita di casa con 5 minuti di anticipo rispetto all’orario previsto dal regime in cui si trovava, la denuncia per evasione e il trasferimento in carcere.

È accaduto a un 80enne, finito quattro anni fa a processo e oggi assolto.

Per lui, negli ultimi anni, decine di udienze e una lunga sfilata di testimoni. La Procura aveva chiesto la condanna dell'anziano a un anno per evasione.

Nelle scorse ore, però, il giudice lo ha assolto.

«Una decisione saggia — il commento dell’avvocato Giuliano Valer, difensore dell’ottantenne — per dimostrare la mera sussistenza di pochi minuti di ritardo sono occorsi quattro anni e diverse udienze con l’escussione di molti testimoni, ma ne è valsa la pena perché fin dall’inizio appariva contrario al senso di giustizia condannare un imputato per pochi minuti di ritardo».

(Unioneonline/v.l.)

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