Emergenza migranti, Minniti: "Flussi in calo, vedo una luce in fondo al tunnel"
"Abbiamo esaminato la situazione dell'ordine pubblico, è tranquilla".
Queste le parole pronunciate dal ministro dell'Interno Marco Minniti in occasione della conferenza stampa del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Ferragosto.
"Nei primi setti mesi dell'anno", ha continuato, "abbiamo il quadro di un Paese accogliente, con livelli buoni di sicurezza".
Dopo le polemiche sul codice di condotta per le Ong voluto dal Viminale, il ministro è tornato a parlare del fenomeno migratorio.
"Migranti? Siamo ancora sotto il tunnel: il tunnel è lungo ma io comincio a vedere la luce alla fine. Non so se sono troppo ottimista", ha affermato.
Esaminando i numeri relativi agli sbarchi nei primi mesi dell'anno Minniti ha inoltre dichiarato: "Il quadro non è congiunturale ma epocale: i dati ci dicono che abbiamo una lieve flessione rispetto ai dati dello scorso anno. I fenomeni risentono di moltissime variabili, quindi serve cautela per approcciare i dati. Non commentavo i dati con flussi positivi e non li commento ora. Faremo un bilancio poi".
LA LOTTA AL TERRORISMO - Il ministro ha poi parlato dell'impegno del Viminale contro il terrorismo, spiegando che il rischio di attacchi "rimane alto ma non c'è nessuna minaccia imminente".
Nei primi sette mesi dell'anno l'Italia ha espulso 67 sospetti e dal 2015 sono 199 le persone rimpatriate perché considerate vicine agli jihadisti.
Secondo Minniti, la situazione di sicurezza del Paese resta nel complesso positiva, anche grazie a una serie di "attività, in particolare del Comitato antiterrorismo, che tiene insieme le forze di polizia e dell'intelligence".
I DATI SUGLI OMICIDI - Un altro risultato positivo viene dalla riduzione dei reati rispetto al 2016.
Da gennaio a luglio di quest'anno infatti "gli omicidi sono diminuiti del 15%, quelli riconducibili a criminalità organizzata del 41%".
I dati del Viminale dicono che anche il numero dei femminicidi è calato del 23%, una percentuale di cui però il ministro non si è detto soddisfatto perché "non c'è nulla di più terribile e inaccettabile della violenza di genere".
Aggiungendo: "Sarò soddisfatto quando avremo cancellato questo tipo di reato".
L'EMERGENZA INCENDI - Infine, Minniti ha affrontato il drammatico tema degli incendi: da inizio anno i roghi sono aumentati del 70%, con oltre mille interventi ogni giorno.
Ha spiegato che "gli incendi sono dovuti in parte da imperizia, in parte da negligenze comportamentali, come l'incendio nel Gran Sasso, in altri casi c'è un vero e proprio disegno criminale di singoli, in alcuni casi anche di volontari. Abbiamo messo in campo oggi un elemento di maggiore controllo del territorio con la Protezione civile e l'arma dei carabinieri che faranno uso di nuove tecnologie".