"L'Italia condanna con assoluta fermezza l'invasione, che giudichiamo inaccettabile. L'attacco della Russia è una gravissima violazione della sovranità di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nell'informativa alla Camera sul conflitto, chiedendo a Mosca di "ritirare immediatamente le truppe e tornare a negoziare". 

Un’offensiva che "ha già colpito in modo tragico la popolazione ucraina. Le immagini a cui assistiamo - di cittadini inermi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane - sono terribili e ci riportano ai giorni più bui della storia europea. Si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre città ucraine, soprattutto verso il confine con l'Ue".

“ZELENSKY E’ NASCOSTO” – Il premier fa il resoconto di quanto avvenuto nella notte, quando "una pioggia di missili è caduta su Kiev, mentre l'esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la città", ricordando che "l'esercito russo ha preso il controllo della zona della centrale nucleare di Chernobyl". Afferma che "Zelensky ci ha detto che non ha più tempo e ora è nascosto".

"Ai circa 2000 connazionali presenti" in Ucraina, aggiunge Draghi "è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle Autorità locali e di valutare con estrema cautela gli spostamenti via terra dentro e fuori il Paese. Alla luce della chiusura dello spazio aereo e della situazione critica sul terreno, stiamo pianificando in coordinamento con le principali ambasciate dell'Unione Europea un'evacuazione in condizioni di sicurezza".

I RINGRAZIAMENTI E LA SOLIDARIETA’ – Il premier ringrazia "l'Ambasciatore Pier Francesco Zazo e tutto il personale dell'Ambasciata per la professionalità, la dedizione, il coraggio che stanno dimostrando in queste ore. E voglio ringraziare il Ministro Di Maio, i diplomatici e tutto lo staff della Farnesina, per il loro incessante impegno". Passaggio, questo, accolto con un lungo applauso dall’aula di Montecitorio.

"L'Ambasciata italiana a Kiev è aperta, pienamente operativa, e mantiene i rapporti con le autorità ucraine, in coordinamento con le altre ambasciate, anche a tutela degli italiani residenti. Resta in massima allerta ed è pronta a qualsiasi decisione. Abbiamo già provveduto a spostare il personale in un luogo più sicuro".

Il premier esprime la propria solidarietà al popolo ucraino e al presidente Zelensky, definendo "non tollerabile" il ritorno della guerra in Europa e annunciando un "ingente flusso di profughi in Europa". Una ferma condanna che va non solo alla Russia, ma anche alla Bielorussia, pienamente coinvolta nella guerra di Putin. 

LE SANZIONI E IL GAS – Le sanzioni: "Abbiamo approvato misure molto stringenti e incisive, che erano in preparazione da settimane. I relativi atti legislativi sono discussi in queste ore a Bruxelles, e per questo non posso renderne conto in modo esaustivo. Saranno finalizzati e adottati in tempi rapidissimi. Martedì ritornerò sul tema".

Preoccupa, ha sottolineato il premier, "l’impatto sulla nostra economia, che va considerato con particolare attenzione, soprattutto per quanto riguarda il settore energentico, già colpito dai rincari di questi mesi. Circa il 45% del gas che importiamo proviene infatti dalla Russia, in aumento dal 27% di dieci anni fa".

Dice che il governo è "al lavoro per aumentare le forniture alternative" di gas e interverrà ancora contro il caro-bollette: "Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell'immediato. Il Governo è pronto a intervenire per calmierare ulteriormente il prezzo dell'energia, ove questo fosse necessario".

(Unioneonline/L)

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