Choc nell'Astigiano dove un uomo ha raccontato ai carabinieri di aver ucciso sua madre tre anni fa. "Mite e riservato" sono gli aggettivi usati da chi conosce il 50enne, di professione operaio, che ha dedicato gli ultimi anni alla cura dei suoi genitori: il padre è morto nel 2016, dopo lunga malattia, la mamma nel 2017. E proprio quest'ultimo caso, avvenuto a Piovà Massaia, era stato chiuso come "morte naturale" di una 90enne con gravi problemi di salute.

Secondo la versione del figlio, invece, è stato proprio lui l'assassino e l'avrebbe fatto per pietà, perché non riusciva più a vedere tanta sofferenza. Più volte è stato sul punto di presentarsi in caserma ma ogni volta si è tirato indietro. Fino a quando ha escogitato un piano: ha rigato l'auto di una ragazza sotto gli occhi di una telecamera di sorveglianza. E i militari lo hanno convocato per chiedergli conto di quel comportamento.

"Sì, sono stato io - ha detto il 50enne, che è anche volontario alla Croce Rossa - Volevo essere chiamato da voi. Perché volevo dirvi che tre anni fa ho ucciso mia madre".

L'anziana soffriva da tempo per una grave malattia che provocava l'indebolimento delle ossa con dolori lancinanti. Le fratture erano continue e in un solo anno era stata sottoposta a tre interventi chirurgici. "Non voglio finire come mia sorella, su una sedia a rotelle", era solita dire la donna.

Il figlio ha spiegato di aver addormentato la mamma con una forte dose dei farmaci che prendeva abitualmente, poi di averle premuto un cuscino sul viso. Poche ore prima la mamma gli aveva detto che le si era spezzato un altro osso, l'ennesimo: non si era nemmeno mossa dal letto, era bastato un piccolo spostamento.

Uno strazio che lui non era più riuscito a sopportare.

Ora è ai domiciliari, la magistratura ha disposto la riesumazione della salma per ottenere dall'autopsia risposte importanti.

(Unioneonline/s.s.)
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