Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge «Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada». All’interno tante novità, ancora non definitive, ma in linea di massima il governo va verso la stretta.

Ad esempio chi viene trovato col telefono in mano mentre è alla guida rischia sanzioni da 422 a 1.697 euro, con sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi. In caso di recidiva nei due anni successivi, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi si dovrà pagare da 644 a 2.588 euro. Prevista anche la decurtazione di punti.

Rischia la sospensione della patente fino a 3 anni chi viene trovato alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto droghe. I recidivi non potranno bere se vogliono guidare: nel loro caso il limite di tasso alcolemico consentito si abbassa a 0 g/l (per tutti gli altri è 0,5). Obbligatorio l’«alcol-lock», un dispositivo che ferma il motore nel caso in cui il tasso alcolemico sia sopra lo zero. 

Tra le novità anche sanzioni fino a 1.400 euro (quasi triplicate rispetto alle norme vigenti) per chi supera i limiti di velocità.

Quanto ai monopattini si va verso l’obbligo di targa e casco. Vietato salire su marciapiedi o girare su isole pedonali e strade extraurbane con limiti superiori ai 50 km orari. 

Per i ciclisti invece buone notizie: si valuta di ampliare le aree con le piste ciclabili mentre gli automobilisti non potranno superare un ciclista senza una distanza obbligatoria di un metro e mezzo.

(Unioneonline/D)

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