«Ho detto tutto, tutto...». Aldo Spinelli al termine dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Paola Faggioni conferma di aver risposto alle domande degli inquirenti. 

Lo “zar” del porto di Genova, imprenditore ai domiciliari per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sulla Tangentopolina ligure, è tornato questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari. A chi gli chiedeva se tornerà libero ha risposto «penso di meritarmelo» ma ha detto di non sapere nulla di un'eventuale revoca della misura cautelare. L'avvocato che lo assiste ha confermato che il suo cliente «ha risposto a tutte le domande» del gip «e si è sfogato». Ma ha precisato di non voler dire altro perché «le indagini sono ancora in corso».

Oggi interrogatorio di garanzia anche per Francesco Moncada, ormai ex consigliere di amministrazione di Esselunga, indagato per quei 120 mila euro che Esselunga avrebbe pagato per la pubblicità sulla Terrazza Colombo di Genova. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un «finanziamento illecito» alla Lista Toti, in cambio dello sblocco di due pratiche pendenti in regione. Moncada ha reso spontanee dichiarazioni davanti al gip di Genova. Come si legge in una nota dei suoi legali, rappresentati da Paola Severino, Moncada, «ha in particolare sottolineato che in occasione dell'incontro svoltosi il 17 marzo 2022 presso la sede della Regione ha sempre inteso agire nel pieno rispetto della legalità e in assoluta trasparenza. Come risulta dal testo delle intercettazioni, ha sempre espresso la volontà di agire 'alla luce del giorno' ed ha negato pertanto di aver aderito ad alcun patto illecito».

Poco meno di mezz'ora invece la durata dell'interrogatorio di garanzia di Matteo Cozzani, ex sindaco di Porto Venere e capo di gabinetto di Giovanni Toti, arrestato con l'accusa di corruzione e turbata libertà degli incanti nell'ambito dell'inchiesta che ha scosso la Regione Liguria. Cozzani ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee di fronte al gip Mario De Bellis. Si è presentato poco prima delle 9 presso il Palazzo di giustizia della Spezia accompagnato dall'avvocato Massimo Ceresa Gastaldo, entrando nell'aula udienze numero 12. «È sereno e tranquillo di poter chiarire tutti gli addebiti, che contesta, pur vivendo una situazione non semplice. Al momento non è ancora in grado di rispondere nel merito - ha detto ai cronisti l'avvocato Gastaldo uscendo dal palazzo di giustizia -. Ha fatto presente che le esigenze cautelari, dal nostro punto di vista, non sussistono perché non ricopre da anni la carica di sindaco di Porto Venere e anche perché, in ragione del clamore mediatico della vicenda, non ricoprirà più il ruolo di capo di gabinetto». Poco prima il fratello di Matteo Cozzani, l'imprenditore Filippo Cozzani, si era a sua volta presentato davanti ai giudici insieme al suo avvocato Luca Bicci.

Domani invece interrogatorio di garanzia per i due fratelli Testa, Arturo Angelo e Maurizio, ormai ex esponenti di Forza Italia in Lombardia (sono stati sospesi il 7 maggio). I due sono accusati di corruzione elettorale, aggravata dal fine di aver agevolato Cosa Nostra, entrambi sono sottoposti all'obbligo di dimora nel Comune di Boltiere (Bergamo). Alle regionali in Liguria del 20 e 21 settembre 2020, avrebbero promesso posti di lavoro per far convogliare i voti degli elettori, appartenenti alla comunità riesina di Genova e comunque siciliani, verso la lista “Cambiamo con Toti Presidente” e verso il candidato Stefano Anzalone (che è indagato ma non colpito da “misure”). Oltre agli interrogatori di garanzia sono previste anche le audizioni come testimone di Ilaria Cavo (che non è indagata), deputata e coordinatrice regionale della Lista Toti. 

(Unioneonline/D)

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