"Carissimo signor Presidente, oggi siamo qua, grazia alla Sua disponibilità e alla generosità di tanti cittadini italiani che ci sono stati vicini e che hanno voluto dimostrare in modo concreto il loro sostegno e la loro vicinanza alla nostra ricerca di verità e giustizia, per Giulio... ". Inizia così la lettera che il padre e la madre di Giulio Regeni, il ricercatore ucciso in Egitto nel 2016, hanno scritto e consegnato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Claudio Regeni e Paola Deffendi sono stati ricevuti da Mattarella, al Quirinale, ieri mattina. Con loro anche Irene Regeni, sorella di Giulio e i partecipanti alla ciclostaffetta itinerante "A Roma per Giulio", iniziativa in bicicletta partita da Duino.

"... Sono trentadue mesi da quando il corpo di nostro figlio è stato fatto ritrovare barbaramente assassinato al Cairo - continua la letera - . Sapesse quanto dolore e quanta fatica ci accompagnano da allora... Non possiamo fermarci. Abbiamo bisogno, dopo tanta attesa e tante oltraggiose menzogne che alle parole si aggiungano i fatti: dobbiamo sapere chi e perché ha preso, torturato e ucciso Giulio. Lo chiediamo non solo da genitori ma da cittadini di quell'Italia che Lei ama, rappresenta e tutela".

Claudio Regeni, padre di Giulio (Ansa)
Claudio Regeni, padre di Giulio (Ansa)
Claudio Regeni, padre di Giulio (Ansa)

L'incontro con il presidente della Repubblica fa seguito a quello dello scorso marzo nel corso del quale Mattarella aveva rimarcato che serve l'impegno di tutti sulla verità dei fatti.

(Unioneonline/s.a.)

Sergio Mattarella riceve Paola Deffendi, madre di Giulio Regeni (Ansa)
Sergio Mattarella riceve Paola Deffendi, madre di Giulio Regeni (Ansa)
Sergio Mattarella riceve Paola Deffendi, madre di Giulio Regeni (Ansa)

© Riproduzione riservata