Finiranno a processo tre educatrici e un'insegnante di sostegno accusate di maltrattamenti aggravati ai danni di bambini autistici.

Sono 118 in particolare gli episodi su 12 minori, tra 7 e 14 anni, documentati in poco più di un mese a fine 2018 dalle indagini dei Carabinieri nell'istituto di riabilitazione Sant'Agostino di Noicattaro, in provincia di Bari.

Le donne (tutte della provincia di Bari, tra i 29 e i 43 anni) secondo le accuse usavano metodi violenti per punire i bambini tra pugni, schiaffi alla testa e dietro il collo, graffi.

Le telecamere di sorveglianza le hanno riprese mentre strappavano i capelli ai bambini, li immobilizzavano a terra, alle sedie o contro il muro, li legavano con le braccia bloccate dietro la schiena, mettendoli a tacere quando urlavano e piangevano con fazzoletti sulla bocca fino quasi a soffocarli.

Nell'imputazione che descrive i maltrattamenti, la Procura parla di altre condotte come "torcergli le braccia, urlargli contro e comunque terrorizzarli". E quando i piccoli si facevano la pipì addosso, venivano trascinati in bagno e schiaffeggiati.

Come se non bastasse, oltre ai maltrattamenti fisici, le intercettazioni hanno documentato continui insulti e parolacce rivolte ai bambini autistici, che in parte soffrivano anche di forme di mutismo e che, come unica forma di protezione, si mettevano le mani davanti agli occhi. E mentre il viso di un bambino veniva "premuto con forza contro il banco", uno veniva strattonato e punito con pizzichi al fianco, in tutti gli altri della classe si produceva "uno stato di angoscia".

Nell'udienza preliminare i genitori delle 12 vittime minorenni si sono costituti parte civile e, su loro richiesta, sono stati ammessi come responsabili civili l'Ente Provincia di Napoli Ordine degli agostiniani eremitani (proprietario della struttura), la stessa struttura, il Miur, il Ministero della Salute, la Regione Puglia e la Asl di Bari.

Il processo inizierà il 6 aprile 2020.

(Unioneonline/D)
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