Era sposato con la sua badante ma non lo sapeva. Vittima un ultraottantenne di Taranto, pensionato della Marina militare e affetto da deficit cognitivo, truffato dalla sua assistente e dal compagno di lei.

I due si sono appropriati dei beni dell’anziano, un appartamento e 200mila euro. La donna e il suo compagno sono stati arrestati e posti ai domiciliari.

Le indagini sono scattate dopo la denuncia di una nipote dell’anziano. Il pensionato, vedovo e senza figli, aveva fatto ricorso alla badante nel 2018. E lei subito ha messo fuori dalla porta i parenti, intimando alla nipote di non avvicinarsi allo zio, impedendole di fatto di entrare in casa e bloccando il suo contatto sul telefono dell’anziano.

La donna conviveva con un professionista tarantino, ma da febbraio risultava coniugata in regime di comunione dei beni con l’anziano assistito, che era ignaro di tutto e le aveva anche trasferito la nuda proprietà dell’appertamento di pregio in cui viveva.

Non solo: il malcapitato era stato spinto a trasferire la sua auto al figlio della badante, ad acquistare un’ulteriore macchina e ad estinguere certificati di deposito postali per l’importo di 56mila euro. Anche a chiudere il proprio conto corrente per aprirne un altro cointestato con la badante, da cui risultano prelevati 94mila euro.

Badante che prelevava tutti i mesi la pensione in contanti dell’uomo, 2mila euro, e usava le sue carte di debito per effettuare bonifici per oltre 81mila euro.

Una mega truffa portata alla luce dagli inquirenti e dalla nipote della vittima. Ai danni dei responsabili eseguito anche un sequestro preventivo per oltre 200mila euro.

(Unioneonline/L)

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