Ancora un positivo a Carloforte: è il familiare di uno dei tre ventenni asintomatici in isolamento per coronavirus. L'aggiornamento diffuso dalla Regione (gli altri 46 tamponi sono negativi) tranquillizza i carlofortini, non i turisti.

Negli alberghi, negli affittacamere e nei bed and breakfast fioccano le disdette. Addirittura si rischia che - per la prima volta a memoria d'uomo - non ci sia il tutto esaurito a Ferragosto.

Il sindaco Tore Puggioni, 60 anni, dispensa fiducia: "Inutile negarlo, ci vantavamo di essere una località libera dal coronavirus, poi la situazione è cambiata. L'Ats e noi stiamo facendo il possibile: i ragazzi contagiati sono a casa, stanno bene, appartengono a famiglie carlofortine ma da anni lavorano e studiano tra Roma, Milano e l'estero ed erano tornati per le vacanze. È stato fatto un lavoro capillare da vigili e carabinieri. È stato controllato anche chi ha viaggiato con loro nelle navette dal porto alle abitazioni, chi ha frequentato certi bar e certi impianti sportivi: in tutto 50 persone. La situazione è sotto controllo".

Altri due i casi segnalati nell'Isola ieri, uno nella Città metropolitana di Cagliari e l'altro nel Sud Sardegna, mentre si abbassa l'età media dei contagiati a 38 anni.

E l'assessore alla Sanità lancia l'appello: "Capisco i ragazzi, la loro promiscuità e la voglia di divertirsi, ma attenzione, non bisogna sottovalutare il rischio di andare incontro a un'infezione. Questo è un momento molto delicato, nonostante la risalita della curva del contagio in Sardegna la situazione è sotto controllo, ma dobbiamo impegnarci tutti per contenere la diffusione del virus. Vedo quello che succede nelle altre regioni, in molte zone d'Europa, e ovviamente mi preoccupo. Fanno benissimo i sindaci sardi che in questi giorni stanno stringendo le maglie della sicurezza, se ci sono pericoli nei loro comuni, devono adottare misure severe, lo possono e lo devono fare".

(Unioneonline)
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