Governo, Regione, Comuni e (parte) dei sindacati accusano la Glencore di voler abbandonare la Sardegna lasciandosi alle spalle disoccupazione e danni ambientali.

Da più fronti si invoca un intervento pubblico, magari un decreto, per includere le produzioni di zinco e piombo tra quelle strategiche per l’Italia. L’effetto sarebbe quello di obbligare la multinazionale a produrli a Portovesme e San Gavino, oppure passare le mano ad altre aziende.

Ma l’amministratore delegato della Portovesme srl, Davide Garofalo, replica con fermezza: «Nessuno ha mai detto che la Glencore vuole lasciare l’Isola. Bonifiche non fatte? Il presidente della Regione non dice la verità. Oggi il vero problema da affrontare è il costo dell’energia».

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