Per anni è stato il playground di basket più frequentato di Sassari. Basti dire che nell'arco di una giornata si superava spesso il centinaio di giocatori, non solo giovanissimi. Ora invece il campo all'aperto di via Venezia, inaugurato 11 anni fa dal Comune di Sassari, è un monumento al vandalismo degli incivili ma testimonia anche dell'incuria dell'amministrazione comunale.

La struttura del canestro di fondo è stata rovinata più di un anno fa e mai aggiustata. Da qualche giorno si è rotto (o è stato rotto) anche il cerchione dell'unico canestro rimasto.

L'aspetto ancora più incredibile della vicenda è che il playground è tra i giardini pubblici di via Venezia e gli uffici comunali del Settore Politiche Educative, mentre dietro c'è il PalaSantoru, l'impianto dove la Raimond Sassari ha giocato qualche settimana fa la finale dello scudetto di pallamano. 

Da anni viene chiesto al Comune di installare una telecamera (magari al primo piano degli uffici) per scoraggiare i vandali, ma inutilmente. Certo fa sorridere che si reputi cara o superflua una piccola spesa in confronto alla pioggia di milioni per la ristrutturazione di palazzetti o campi di calcio, o per la creazione di nuovi impianti al coperto. Tanto più che il playground di via Venezia è a ingresso gratuito e quindi consente a chiunque di giocare, anche a chi non ha i mezzi economici per pagare l'iscrizione e le mensilità a una società di basket.

Nel frattempo gli appassionati hanno deciso di provvedere a ripristinare almeno il cerchione in ferro dell'unico canestro rimasto. «Questa situazione ci ha portato a capire che, al giorno d'oggi, è meglio cercare di risolvere le cose da soli, piuttosto che chiedere aiuti o sussidi da parte di un comune che non fa nulla».

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