Il Parco nazionale dell’Asinara località ideale per ospitare le scuole residenziali sull'architettura del paesaggio capaci di attrarre esperti da tutto il mondo. Grazie ad un finanziamento della Fondazione di Sardegna, gli allestimenti sulla resilienza delle popolazioni naturali, presentati prima alla biennale di Venezia e poi al padiglione di Barcellona, si sposteranno sull’isola parco, dal 26 settembre al 5 di ottobre prossimo, con alcuni importanti partner nazionali e internazionali, come l’Agence Ter di Parigi guidata da Henri Bava e la Turenscape Academy, che opera principalmente in Cina, rappresentata da Johnny Chiu dello studio internazionale JC Architecture and Design Studio, associato alla National Cheng Kung University (Taiwan).

Saranno dieci giorni di incontri residenziali che vedranno avvicendarsi sull’Isola dell’Asinara giovani professionisti e studenti da tutto il mondo. Un’importante opportunità per i giovani architetti paesaggisti sardi che avranno la possibilità di confrontarsi con colleghi provenienti da diverse latitudini, come Messico, Cina, Australia, Medio Oriente, Spagna e Francia.

In questi giorni il programma è stato messo a punto grazie ad un sopralluogo sull’isola di Johnny Chiu, del commissario straordinario del Parco Giovanni Cubeddu, del direttore Vittorio Gazale e della presidente dell’associazione LW-Circus, Anna Caterina Piras, sono state individuate le sale didattiche, i laboratori e i siti dove realizzare le installazioni effimere, offrendo diverse sperimentazioni in termini di turismo culturale alternativo, nonché salvaguardia e conservazione dell’immenso patrimonio ambientale dell’Isola. Tutto il percorso progettuale verrà descritto attraverso un cortometraggio d’autore frutto di una residenza d’artista ed una pubblicazione inclusiva in lingua italiana e inglese, con dispositivi virtuali per renderla accessibile a tutti.

Lo scorso anno grazie alla collaborazione tra l’Ente Parco e l’associazione LW-Circus erano stati presentati gli allestimenti sulla resilienza delle popolazioni naturali, prima presso il Giardino delle Sculture di Carlo Scarpa, all’interno della mostra The Laboratory of the Future, a Venezia, e poi nell’installazione The Urban green Migration, realizzata presso il prestigioso Padiglione di Mies van der Rohe a Barcellona. Un lavoro raccolto all’interno di due cataloghi inseriti nelle pubblicazioni della Biennale di Venezia.

© Riproduzione riservata