Inaugurato oggi a Sassari il Cos, Centro oculistico sociale, tra i primi in Italia. Stamattina in via Quarto la presentazione di una struttura di supporto promossa dall’Uici, l’Unione Italia Ciechi e Ipovedenti, con l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (Iapb).

«Grazie a un finanziamento dell’Uici - riferisce Giorgio Ricci, della direzione nazionale Iapb - stanno partendo progetti simili in una trentina di città italiane. L’obiettivo è potenziare i sistemi di prevenzione». Iniziativa dal grande valore in Sardegna, la regione con la più alta incidenza di diabete, da cui spesso derivano patologie oculari. «Andiamo incontro alle fasce più deboli della popolazione con una serie di strumenti, in dotazione alla struttura, che permettono sia la prevenzione primaria che secondaria».

Tutto questo grazie anche a un lavoro di rete, come quello con la Caritas e la Croce Rossa che segnaleranno le persone con più alto disagio economico e che necessitano di una visita. «Si faranno screening gratuiti - commenta il presidente territoriale dell’Uici Franco Santoro - e con l’unità mobile ci si sposterà pure nei paesi. Combattendo così l’isolamento territoriale di cui soffre quest’Isola dove talvolta si arriva troppo tardi per curare malattie divenute irreversibili». Il Cos intercetta una necessità importante, resa ancora più impellente dall’aumento del 25% di persone ipovedenti, come stimato dai dati sull’ipovisione per i prossimi 10 anni.  

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