Un documento unitario sul tema rigassificatore Fsru portato all’attenzione del consiglio comunale a Porto Torres, che sintetizzi due ordini del giorno, proposti uno dalla maggioranza insieme ai 5 Stelle (primo firmatario Sebastiano Sassu) e l’altro dall’opposizione (primo firmatario Bastianino Spanu).

La convergenza politica sull’argomento - relativo all’impatto ambientale sul territorio che si prepara ad ospitare la nave gasiera nel porto industriale, un impianto in grado di soddisfare una intera isola, - si è raggiunta al termine di una discussione fiume dove, tra contrasti e posizioni divergenti, si è arrivati ad una confluenza tra le diverse parti: produrre un documento unico in sede di riunione di capigruppo prima di approdare in consiglio comunale per la sua approvazione.

«Con questo documento unitario apriamo un dibattito territoriale con tutto il nord ovest della Sardegna sulle ricadute, sulle integrazioni e compensazioni che riguardano un territorio ampio di cui fa parte Porto Torres», ha dichiarato il sindaco Massimo Mulas. Un percorso da condividere con Rete Metropolitana, Tips, Provincia e comuni dell’area vasta prima ancora di incontrare Snam. «Solo così possiamo avere la forza per chiedere alla giunta regionale di finanziare una infrastrutturazione adeguata, a partire dal porto che deve essere completato con tempi e prescrizioni veloci, altrimenti ci rifiuteremo di parlare di Fsru. In secondo luogo chiederemo le risorse per la riorganizzazione del porto industriale e, terzo, le infrastrutture legate ai trasporti, tutti temi oggetto di compensazioni che questo territorio aspetta da 40 anni», aggiunge Mulas.

Sull’argomento anche l’opposizione aveva affermato la necessità di «drizzare le antenne politiche per evitare di subire quello che  abbiamo sopportato negli anni passati con l’avvento della industria» dice Bastianino Spanu. «Ecco perché dobbiamo conoscere il progetto e capirne l’impatto ambientale, le condizioni di sicurezza e le possibili compensazioni». Per il primo cittadino il rigassificatore «è una opportunità» dice «la nave Fsru, infatti, arriva a Porto Torres perché è uno dei pochi comuni dell’Italia dotato di un’area infrastrutturata, capace di ospitare un impianto di questo tipo in sicurezza. E visto che ci sarà dobbiamo ragionare in termini di opportunità». Il rigassificatore è occasione di rilancio dell’area industriale anche per il consigliere Antonello Cabitta: «Se vogliamo mettere in campo un documento che sia condiviso dall’intero consiglio comunale voglio capire se siamo pronti a ricevere il metano in Sardegna, perché porterà un risparmio energetico per i cittadini e imprese».

Ivan Cermelli ribadisce che «prima di dire che va bene a cuor leggero, occorre prendersi tutto il tempo necessario per ragionate tutti insieme sull’impatto di questo impianto». E sul posizionamento della nave galleggiante il presidente della Port Authority, Massimo Deiana aveva ribadito: «C’è un Dpcm energia redatto da giunta regionale e governo in carica che ha deciso che ci sarà un rigassificatore galleggiante a Porto Torres, e la zona di posizionamento della nave metaniera può essere una sola, ovvero la diga di sopraflutto il più distante possibile dal carbonile. Su questo punto non mi siedo intorno ad un tavolo con nessuno, perché lo ha deciso il governo».  

© Riproduzione riservata