«Siamo contro la cultura della guerra».

Con questa motivazione sabato pomeriggio a Sassari si svolgerà una manifestazione per protestare contro l'annunciata invasione delle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza, per chiedere una «pace giusta per i palestinesi» e raccogliere fondi da destinare all'acquisto di beni di prima necessità da inviare a Gaza.

La manifestazione, organizzata dalle associazioni Amicizia Sardegna-Palestina, Sa Domo de Totus e dal Fronte della Gioventù comunista, sposata da decine di altri soggetti politici, sindacali e culturali, inizierà alle 17 in piazza Fiume.

«Riteniamo inaccettabile che sulla nostra terra possano addestrarsi liberamente Stati che sistematicamente violano i diritti umani, bombardano civili e privano del diritto all'autodeterminazione altri popoli oppressi, come fanno appunto gli israeliani», dichiara Fabrizio Cossu, presidente di Sa Domo, presentando la manifestazione.

La raccolta di fondi per l'acquisto di alimenti e medicine, portata avanti in accordo con il Comitato Solidarietà con la Palestina - Sardegna, il Centro Culturale Handala Alì, i Giovani Palestinesi d'Italia, e l'Unione Democratica Arabo Palestinese, ha lo scopo di «sostenere la popolazione di Gaza sotto assedio, stretta in una morsa di fame, morte e terrore - spiega lo scrittore Filippo Kalomenìdis - questa morsa è possibile spezzarla solo con la solidarietà internazionale. La Sardegna farà la sua parte».

Il corteo partirà da piazza Fiume e attraverserà le vie del centro «a sostegno del Popolo e della Resistenza Palestinese, che dopo anni e anni di dominio coloniale continuano la lotta per la liberazione della propria terra», aggiunge Pierluigi Cocco del Fronte della Gioventù comunista.

(Unioneonline/D)

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