Una signora affetta dal morbo di Parkinson ha smesso di tremare non appena Lollo, un simpatico barbagianni, le si è posato sul polso. La grande emozione di avere per le mani un rapace notturno, le ha provocato una scarica di dopamina. Per cinque minuti si è dimenticata della patologia.

"È successo ad Alghero, a un convegno sul Parkinson", racconta Monica Aru, 43 anni, di Sassari, falconiera per passione, una delle poche donne in Sardegna che ha dimestichezza con gli uccelli predatori. Oltre al barbagianni Lollo, Monica e suo figlio Davide di 13 anni, possiedono anche una poiana di nome Harrys, una di nome Maury e l'enigmatico Kion, un gufo reale africano di 50 giorni.

APPASSIONATA - "Mi sono avvicinata al mondo dei rapaci grazie a mio figlio, ho sempre cercato di fargli conoscere quanto più possibile del mondo animale - spiega - e un giorno abbiamo trovato un corso di avvicinamento alla falconeria a Sassari. È lì che mi sono accorta che la mia passione poteva materializzarsi. Qualche anno dopo è nata la mia associazione Occhi di Falco, che mi fa vivere emozioni uniche".

IL BIRD CONTROL - Questi splendidi predatori non sono solo essere affascinanti, svolgono pure una importante funzione, quella del Bird Control, "che consiste nel controllo dell'avifauna infestante, sfruttando quella che è la paura genetica della preda nei confronti del predatore". La poiana di Harrys, per esempio, sorvola campi di angurie o meloni presi d'assalto dalle cornacchie, bonificando così il cielo sopra le coltivazioni.
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