Sull’assalto al portavalori lungo la Statale 131, all’altezza di Giave, dove si è innescata una sparatoria e si sono registrati feriti, arriva la prima ricostruzione ufficiale da parte dei Carabinieri che conducono le indagini. 

«Nella giornata odierna, alle ore 08:00, a Giave (SS) lungo il tratto stradale della SS131 km 171

direzione Cagliari – si legge in una nota dell’Arma – ignoti malviventi hanno perpetrato un assalto armato ad un portavalori. Dopo aver creato un blocco stradale mediante l’incendio di due auto, oggetto di furto, minacciavano e costringevano il conducente di un autoarticolato che viaggiava nel senso opposto di marcia affinché predisponesse il proprio veicolo di traverso per impedire il transito del flusso veicolare, sparando contestualmente un colpo di arma da fuoco ad uno pneumatico e sottraendogli le chiavi».

«Successivamente – prosegue la ricostruzione dei Carabinieri -, un mezzo blindato della società Vigilpol giungeva al blocco stradale dove veniva fatta bersaglio di diversi colpi di arma da fuoco, alcuni dei quali ferivano ad una gamba due delle tre guardie giurate a bordo del veicolo che, tuttavia, riuscivano a mettersi al riparo».

«Nel corso dell’attività delittuosa – continua la nota dell’Arma - intervenivano i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna i quali ingaggiavano un conflitto a fuoco che costringeva i rapinatori a mettersi in fuga, allarmati anche dall’arrivo di numerose pattuglie presenti sul territorio. Individuata la via di fuga, gli stessi dopo aver esploso numerosi colpi di arma da fuoco uno dei quali colpiva un passante ad un braccio, facevano perdere le proprie tracce in Bolotana, a Badde Salighes, dove poco dopo venivano rinvenute le due autovetture verosimilmente utilizzate per la fuga, completamente bruciate».

«I feriti – concludono i Carabinieri - venivano trasportati presso l’Ospedale di Sassari non in pericolo di vita. Sono in corso le attività di indagine da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari sotto la direzione della Procura della Repubblica di Sassari».

(Unioneonline/l.f.)

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