Elia Di Genova continua a dichiararsi innocente, anche oggi il giovane trapper romano, prima della conferma in appello della condanna a dieci anni di reclusione, ha affermato di non essere responsabile dell’accoltellamento del sassarese Fabio Piu.

Di Genova, in videoconferenza dal carcere di Regina Coeli, ha detto di voler realizzare una scuola calcio per i ragazzi più fragili e di voler devolvere il ricavato a Piu. Dichiarazioni che non hanno avuto alcun effetto.

Fabio Piu, 35 anni (irriso sui social da Di Genova dopo la sentenza di primo grado) non ha voluto commentare la decisione della Corte d’Appello di Sassari. «Mio figlio non parla – ha detto la madre di Piu, Rossana Coradduzza – e nessuno di noi vuole parlare di Di Genova. Posso dire che mio figlio è su una sedia a rotelle. Non è cambiato assolutamente nulla dal giugno dell’anno scorso, dalla sentenza di primo grado. Fabio continua a fare fisioterapia. Posso solo ringraziare il nostro avvocato, Jacopo Merlini».

Fabio Piu ha perso quasi completamente l’uso della gamba destra, a causa della recisione del midollo spinale provocata dalla coltellata alla schiena che il giovane ha subito. I fatti sono avvenuti a Olbia nell’agosto del 2022. I legali di Di Genova, Pietro e Gian Maria Nicotera, nelle ultime settimane hanno chiesto una rivalutazione delle misure a carico del trapper, ma le istanze sono state rigettate. Di Genova era ai domiciliari e per lui è scattato il carcere dopo la contestazione del reato di evasione.

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