Un cammino lungo 19 chilometri con profonde radici nel passato, una tradizione che si tramanda dalle generazioni più anziane a quelle più giovani. Il pellegrinaggio notturno da Sassari a Porto Torres si è compiuto anche questa volta.

Alle 3 del mattino i pellegrini hanno fatto il loro ingresso nella basilica di San Gavino, guidati dall’arcivescovo Gian Franco Saba che ha presieduto la messa del pellegrino. Una grande partecipazione per il primo appuntamento che dà inizio alla  Festha Manna, un evento che anticipa la processione dei Martiri Gavino, Proto e Gianuario prevista per questo pomeriggio alle 19 dalla chiesetta di Balai Vicino alla basilica di San Gavino.

Sull’altare allestito nel parco di Balai si svolgerà la messa, alle 18, e al termine il lungo corteo di fedeli, bandiere e costumi partiranno per una lunga processione che attraverserà il lungomare per riportare le statue lignee in Basilica. «Questa è una giornata di pace», ha detto l’arcivescovo don Saba, davanti alle autorità accademiche e civili, associazioni e singoli fedeli, il parroco nella millenaria chiesa di Porto Torres. Quest'anno, sono stati invitati in particolare i giovani la cui presenza esprime la richiesta di pace in famiglia, nella società e nel mondo, con un pensiero rivolto soprattutto all'Ucraina.

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