Siringhe, rivoli di sangue, fiumi di eroina e coca. Al centro storico di Sassari si moltiplicano gli effetti della tossicodipendenza e i residenti lanciano l'ennesimo l'allarme. «È un continuo viavai di gente che si droga - riferiscono - Vediamo gente che si buca anche sul collo o sotto i testicoli».

Le viuzze della parte bassa di corso Vittorio Emanuele fanno da cornice alla disperazione di chi fa uso di stupefacenti. «Si bucano in sette/otto con la stessa siringa». E gli aghi sono dappertutto, per terra, nascosti sotto i portoni, gettati nelle aperture della strada. «Lasciano sangue davanti alle porte - continuano gli abitanti - e dormono sugli scalini davanti all'ingresso».

Proprio alla fine della frase appare una persona con una siringa dietro l'orecchio, lasciata lì come se fosse una sigaretta. Scappa. E in via Cesare Mastino, dove da una settimana si gioca un torneo di carte, il sangue è in ogni angolo, perfino sulle sedie, sulla locandina della manifestazione usata come garza mentre diverse siringhe sono abbandonate sul piano di metallo della spillatrice di birra. «Perché non interviene nessuno? - chiedono - La situazione sta precipitando».

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