I progetti sono stati presentati quattro anni fa in Montenegro, lavori e investimenti per oltre tre miliardi di euro. Un lungo elenco di opere che comprende alberghi, insediamenti industriali e aziende per produzioni da fibra di basalto. Nel 2022 la magistratura di Podgorica ha bloccato le transazioni, movimenti di denaro da un trust britannico attraverso una banca svizzera, con destinatario finale la MR Investment.

Si tratta di una società sardo montenegrina, la sede è nella bellissima Bar, borgo medievale che si affaccia sull’Adriatico. Alla MR sono stati bloccati fondi per oltre 200 milioni di euro. 

La società era stata costituita da mediatori che si sono mossi dalla Sardegna a Podgorica sino al marzo del 2021. Operatori partiti dall’Anglona, da Santa Maria Coghinas. La conferma arriva da una iniziativa legale, ora affidata all’avvocato Alberto Piccinnu.

La banca dei conti “congelati” è vicina a esponenti politici montenegrini e i soldi del trust (investitori arabi e britannici) trasferiti alla MR Investment non sono più disponibili.

L’avvocato Alberto Piccinnu, legale dei mediatori sardi, ha avuto mandato per fare chiarezza sulle iniziative di Podgorica: «Posso solo dire che sto lavorando per avere un quadro esauriente di quanto è avvenuto e sta avvenendo in Montenegro. Non ci hanno mai notificato di atti giudiziari, ma i conti sono stati bloccati. Il Montenegro ha aderito a convenzioni internazionali che impongono le comunicazioni ai cittadini destinatari di provvedimenti giudiziari o amministrativi. È un caso internazionale che porteremo all’attenzione del ministero degli Esteri».

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