Stop al progetto di ingegneria naturalistica sulla costa di Calabona. Il soprintendente Bruno Billeci, prima di lasciare l’incarico, ha deciso per una sospensione temporanea riguardo ai lavori in atto sulla costa a sud di Alghero. Secondo il funzionario, infatti, quel tratto di litorale roccioso avrebbe subito delle modifiche permanenti. La Società dei Bagni del Corallo, intanto, ha già annunciato un ricorso al Tar.

«Riteniamo che l’intervento del Soprintendente sia assolutamente fuori luogo, nonché palesemente infondato – dice l’amministratrice unica Valentina Russo - anche perché adottato senza un’adeguata indagine istruttoria. Infatti, i rilievi generici che vengono mossi non hanno alcun riscontro fattuale e troveranno agevole smentita in sede giudiziaria».

La società sottolinea anche che le verifiche di tutti gli altri enti competenti non avevano evidenziato alcun tipo di violazione. Ferdinando Manconi, Agronomo e Paesaggista, consulente della società, aggiunge che il progetto sulla porzione di area verde all’interno della concessione demaniale della Società dei Bagni del Corallo, «prevede l’impiego di tecniche puntuali ascrivibili all’ingegneria naturalistica ovvero a quella scienza che utilizza materiale vegetale vivo come elemento strutturale principale (funzione “biotecnica”), ed eventualmente altri materiali a fini di supporto, ma sempre di tipo o origine naturale (legname, tessuti di origine vegetale, pietrame) e con ruolo subordinato».

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