Alessandra Todde, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, lancia la sfida verso le regionali 2024, con un incontro a Santu Lussurgiu tra Est Ora e le associazioni e partiti di centro-sinistra: «Non posso che esprimere grande soddisfazione per il successo dell'iniziativa di oggi», dice, «dove oltre 300 persone provenienti da tutta la Sardegna si sono incontrate per discutere di futuro, di lavoro, di innovazione, di giovani, di donne, di ambiente, di sviluppo e rilancio dell'Isola».

Ringrazia tutti, dai gruppi agli amministratori, e anche «chi si è fatto ore di macchina sotto il sole pur di essere presente». Poi due parole sulla scelta del luogo: «Partiamo da qui, da un luogo emblematico e non casuale, il Montiferru, colpito due anni fa dal disastro del fuoco, raccogliendo le testimonianze di chi vive il territorio».

Ed è da questo territorio che Todde vuole ripartire, per costruire quello che definisce «un percorso partecipato, per iniziare a costruire uniti e a testa alta un progetto 'grande', perché solo l'ambizione può farci uscire dalla logica di navigazione a vista che ha caratterizzato in questi ultimi anni la politica Sarda».

Ma a poche ore dal confronto nascono le prime polemiche. Arrivano dagli indipendentisti sardi, che rivendicano il nome utilizzato: «Apprendiamo a mezzo stampa», queste le parole, «che oggi si è svolto un evento, nel comune di Santulussurgiu, con la vicepresidente del Movimento 5 Stelle Alessandra Todde, che sembrerebbe essere stato organizzato, come da locandina, da una non meglio specificata associazione Est ora, creata per supportare l'eventuale proposta di candidatura dell'on. Todde alla presidenza della Regione Sardegna. IRS, ProgReS e Torra! intendono informare che nel mese di maggio 2021 le tre organizzazioni indipendentiste hanno presentato pubblicamente con una conferenza stampa, svoltasi nel parco di Zuradili, l'inizio di un processo di dialogo tra iRS ProgReS e Torra! che è stato chiamato proprio Est Ora». 

Un’incompatibilità che, a detta loro, dovrebbe essere sanata: «La invitiamo», dicono rivolgendosi alla vicepresidente, «a dismettere l'uso indebito del nome Est Ora, essendo lo stesso oggetto di preuso dalle nostre organizzazioni. Qualora l'uso del nome dovesse proseguire, i legali rappresentanti delle organizzazioni politiche iRS ProgReS e Torra», concludono, «intraprenderanno le azioni legali necessarie a tutelare il nome e l'identità del loro progetto politico nei confronti di coloro che saranno individuati come promotori di tale illecita iniziativa, la quale determina confusione tra l'elettorato e danno ai soggetti politici che su quel nome hanno investito risorse e visibilità».

(Unioneonline/L.Ne.)

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