Ai suoi cinque bambini papà Emilio Ghiani ha detto che a rubare in casa loro era stato Arsenio Lupin. E che, mentre andava via con la loro bici e il televisore sottobraccio, ha dovuto lasciare in giardino la chitarra della piccola Cecilia, perché non è poi così cattivo.

Un modo per trasformare un piccolo incubo in una storiella che lasci dormire sereni questi bimbi, che hanno tra i 2 e i 10 anni e hanno vissuto l'incubo dei ladri in casa, entrati lo scorso sei maggio, prima della mezzanotte, mentre tutti già dormivano.

L'IRRUZIONE - I malviventi, uno dei quali è stato identificato e denunciato dai carabinieri (il trentottenne F. M., di Cagliari), hanno forzato la porta rompendo le maniglie con un piede di porco e sono entrati in silenzio in quella casa di via Zuddas, portando via la tv e la bicicletta con cui papà Emilio, ogni tanto, porta i suoi piccoli a spasso.

Al risveglio la brutta sorpresa, più che quella di non avere più due oggetti importanti per la famiglia, è stata quella di trovare quell'arnese, il piede di porco, in giardino.

"Mi chiedo preoccupato cosa sarebbe accaduto se qualcuno di noi fosse stato sveglio, se il piccolo avesse chiesto acqua, o se fosse andato in bagno. E io cosa avrei dovuto fare? Ringrazio il cielo chi ci ha protetto da lassù".

DISTURBATI - I ladri hanno lasciato in giardino l'arnese da scasso ma anche una bottiglia di vino e la chitarra della bambina.

"Sicuramente, passati nell'andito, se la sono dati a gambe quando si sono accese le luci: sono automatiche. Credo che abbiano abbandonato ciò che non riuscivano a portare".

La scena successiva sembra effettivamente tratta dal cartone animato Lupin III: uno è scappato usando la bici, l'altro l'ha seguito reggendo in braccio il televisore.

RIPRESI - A immortalarli è stata la telecamere di sicurezza installata in via Zuddas: immagini molto utili, per i carabinieri che stanno facendo le indagini.

Sono cagliaritani, e a quanto pare, hanno una certa esperienza nei furti ma certamente non sono scaltrissimi: nella loro fuga si sono fermati a prendere fiato davanti alla sede della Polizia municipale, monitorata 24 ore su 24.

SOLLIEVO - "La presenza dei carabinieri in casa, la loro cordialità - continua Ghiani - ha reso euforici i miei bambini, che li hanno visti come degli eroi. Ora dormono sereni".

TELECAMERE - Proprio per la sicurezza dei cittadini qualche giorno fa il comune di Monserrato ha installato un sistema di telecamere diffuse in tutta la città.

Il sindaco Tomaso Locci e il comandante della Polizia municipale Massimiliano Zurru attendono solo il permesso dalla Prefettura per il collaudo finale.

Virginia Saba

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