Tre bombole del gas vuote, lasciate ai piedi di un traliccio a simulare un ordigno rudimentale. E poco distante uno striscione con un messaggio preciso e inequivocabile: “Le centrali elettriche uccidono, Terna assassina”.

Atto dimostrativo

Cresce la tensione attorno al Tyrrhenian Link, il mega progetto di Terna approvato di recente dalla Regione che prevede il collegamento di un elettrodotto sottomarino tra Sicilia e Sardegna con la realizzazione, nell’agro di Selargius, della stazione di conversione dell’energia.

Ed è proprio a Selargius che, negli ultimi tempi, il progetto ha trovato maggiori resistenze, tanto che è anche stato costituito un comitato spontaneo che per il 22 agosto ha organizzato l’ennesima manifestazione in piazza. Tutto alla luce del sole, sia chiaro. Proteste legittime e motivate da parte di cittadini che ci mettono la faccia.

Negli ultimi giorni però stanno emergendo piccoli episodi che non fanno dormire sonni tranquilli alle forze dell’ordine. Nelle campagne e nelle strade della zona dove dovrebbero sorgere le nuove centrali sono infatti comparsi a più riprese striscioni e scritte di protesta. E ora viene fuori anche l’episodio della finta bomba.

Il ritrovamento

Dai pochi particolari trapelati si sa che il ritrovamento risale a qualche giorno fa. Ad accorgersi di quelle tre bombole piazzate sotto un traliccio dell’alta tensione, in località Matta Masinos, è stata una pattuglia dei barracelli. Immediato l’allarme ai carabinieri che hanno chiesto l’intervento degli artificieri. Questi ultimi, una volta sul posto, hanno accertato che si trattava di tre vecchie bombole vuote e inoffensive. È stato dunque un gesto puramente dimostrativo, come certificato dallo striscione contro Terna appeso poco distante, sul muro in cemento di un vascone per l’acqua abbandonato.

Di certo c’è che i carabinieri non sottovalutano quanto accaduto e hanno immediatamente avvisato anche la Procura di Cagliari. Le indagini sono scattate nella massima discrezione per tentare di risalire alla provenienza delle bombole. Attorno al luogo del ritrovamento è stata anche effettuata un’attenta perlustrazione alla ricerca di indizi per fare luce su un fatto inquietante - che ovviamente e giustamente - non fermerà la protesta democratica e pacifica contro il progetto che a Selargius in tanti non vogliono.

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