Bollino rosso a Quartu Sant'Elena vicino alle scuole materne e agli asili nido, ritenuti siti sensibili dove non può essere installata nessuna antenna telefonica. Non solo: si punta anche sulla condivisione degli stessi spazi da parte di più compagnie di telefonia mobile - che saranno assegnati tramite gara - con l’obiettivo di frenare la nascita incontrollata di antenne in città, al momento 49 in tutto contando anche quelle presenti negli spazi privati. Sono alcune delle novità evidenziate nel nuovo piano delle antenne insieme al regolamento appena aggiornato dopo una prima fase di confronto con gli operatori economici del settore, in attesa delle osservazioni da parte degli enti interessati e dei comitati di cittadini.

Si parte dallo stop assoluto nelle strutture frequentate dai bambini sino ai sei anni: asili nido e materne. “Scelta che avremmo voluto allargare anche al resto delle scuole cittadine, ma la normativa non lo consente”, dice il vicesindaco Tore Sanna. “Il regolamento e il piano”, spiega, “devono tenere conto di due esigenze: da un lato quella di installare questi impianti visto il crescente utilizzo dei telefonini, dall’altra la tutela della salute, del paesaggio e dell’ambiente”.

Un piano delle antenne che parte quindi dal riordino dei siti dove già sono presenti dei ripetitori, e ne individua di nuovi (nove quelli potenziali) decisi a seguito delle proposte fatte ai gestori e in base a determinate caratteristiche tecniche e di salvaguardia della salute pubblica.

Ora scatta la fase due del confronto: tempo sino al 29 maggio per presentare online le osservazioni che saranno valutate dagli uffici del Comune, poi l’ulteriore passaggio in Giunta per la presa d’atto dei suggerimenti ricevuti. E infine l’approdo in Consiglio comunale per il sì definitivo all’aggiornamento del regolamento e del piano.

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