Una lunga notte con due fratelli quartesi sotto torchio per la morte di Luca Mameli, il 35enne di Capoterra accoltellato ieri verso le 5,30 al Poetto di Quartu: alla fine il più giovane, un 21enne di Flumini, Alessio Desogus, è finito in carcere con l’accusa di omicidio. Per il più grande, 26 anni, non sono scattati procedimenti cautelari.

È l’esito dell’inchiesta della Squadra Mobile di Cagliari, coordinata dal pm Nicola Giua Marassi, per il delitto avvenuto poco prima dell’alba di ieri. Il 21enne ha colpito la vittima con un fendente al termine di una lite tra due gruppi, nata per una scommessa su chi avesse bevuto più alcolici.

I due fratelli avrebbero poi trascorso la mattina a dormire in un hotel di Cagliari.

Decisive le testimonianze raccolte dagli investigatori della Mobile, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro, da Veronica Madau e da Michele Mecca, al lavoro da subito con i colleghi del commissariato di Quartu, diretti da Michele Venezia, e della Scientifica, coordinati da Barbara Vacca, su quanto successo nella passeggiata tra i locali notturni del lungomare che avevano chiuso da poco.

Il fendente ha raggiunto al torace Mameli, portato all’ospedale Brotzu di Cagliari dal 118: il 35enne è morto poco dopo. La polizia ha da subito seguito una pista precisa ricostruendo quanto accaduto. La Squadra Mobile ipotizza che Mameli sia stato coinvolto in uno scontro fra il suo gruppo di amici e quello dei fratelli quartesi. Si parla di una rissa e delle urla di una ragazza. Nella lite all’improvviso è spuntato un coltello. Il 35enne, dopo essere stato colpito, ha fatto alcuni passi barcollando per poi accasciarsi a terra.

Ieri, per tutto il giorno, sul lungomare sono stati svolti i rilievi. I due presunti responsabili del delitto sono stati portati in questura e la loro casa perquisita. In viale Colombo, negli argini e nello stagno di Molentargius, sono iniziate le ricerche dell’arma. A notte fonda il fermo per omicidio del 21enne dopo che, insieme al fratello e al suo difensore, si è presentato in Questura per raccontare la sua versione dei fatti.

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