Quattro anni di reclusione per omicidio stradale, ma con le attenuanti della provocazione e dell’eccesso colposo di legittima difesa. È la condanna inflitta dalla Corte d’assise di Cagliari al 42enne Osazee Igbinoghodua, il nigeriano ritenuto responsabile dell’omicidio del connazionale Oshomah Friday, 36enne, investito e finito contro un muro in via Pirastu a Quartu il 2 maggio 2021.

La Procura, con la pm Ginevra Grilletti che aveva coordinato le indagini, aveva ritenuto che l’investimento fosse stato un atto voluto e, per questa ragione, aveva chiesto la condanna dell’imputato a 19 anni di reclusione per omicidio volontario. La Corte presieduta dalla giudice Tiziana Marogna (a latere Alessandra Angioni) ha accolto pressoché integralmente la ricostruzione dei difensori, gli avvocati Francesca Tribisonna e Gianfranco Sollai, che avevano sottolineato come il loro assistito fosse stato vittima di un’aggressione.

Di parere diverso l’accusa e gli avvocati di parte civile Stefano Marcialis, Alessandra Pomata e Antonella Spissu. Da due anni e mezzo, Osazee Igbinoghodua – che era presente in aula – è rinchiuso nel carcere di Uta in custodia cautelare. La Corte ha ordinato l’immediata scarcerazione. 
 

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