I carabinieri speravano di piazzare un bel colpo nella lotta allo spaccio ma probabilmente non immaginavano di mettere le mani su cinque chili e mezzo di ketamina, il maggior sequestro di questa sostanza avvenuto in Sardegna. Ma i militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari, in un’operazione conclusa ieri sera ad Assemini, hanno trovato anche mezzo chilo di cocaina e di marijuana e circa un chilo di hascisc. In manette sono finiti i due presunti custodi di tutta la droga: Federico Martis, 38 anni, e Stefano Concas, 50. Su disposizione del pm Giangiacomo Pilia sono stati accompagnati in carcere a Uta. Domani probabilmente i due indagati, assistiti dall’avvocato Riccardo Floris, compariranno davanti al giudice per la convalida dell’arresto.

L’indagine

Un’operazione quella portata a termine dai carabinieri del nucleo investigativo provinciale, coordinati dal comandante Nicola Pilia, scattata ieri in gran segreto anche se i movimenti delle pattuglie dei carabinieri ad Assemini non sono passate inosservate. Le attenzioni maggiori sono state rivolte a Martis, conosciuto per alcuni suoi precedenti specifici: è finito nei guai per detenzione di pasticche di ecstasy nel 2004, nel 2008 e nel 2020. C’era il sospetto che fosse in mezzo a un giro di spaccio di droga. Sono state così raccolte diverse informazioni e gli investigatori sono arrivati anche a Concas, incensurato. E seguendo i loro movimenti ieri hanno deciso di piazzare il blitz nella speranza di trovare della droga.

Duro colpo

La perquisizione – dove sia stata trovata tutta la sostanza stupefacente non è stato reso noto poiché sull’operazione investigatori e inquirenti hanno mantenuto il massimo riserbo anche perché gli accertamenti sono proseguiti fino a tarda sera – ha permesso di recuperare un quantitativo enorme di ketamina: circa cinque chili e mezzo di qualità purissima. Un sequestro record nell’Isola di una sostanza spesso utilizzata e venduta nei locali notturni: si tratta di un anestetico, in liquido o in polvere biancastra, che produce una dissociazione tra mente e corpo. Con dei dosaggi alti può provocare quella che viene definita un’esperienza vicina alla morte. Gli effetti fisici e psichici sono pesantissimi. Sequestrate anche altre sostanze: cocaina, marijuana e hascisc. Martis e Concas sono così finiti in manette e dopo un passaggio nella caserma di via Nuoro, a Cagliari, sono stati accompagnati in carcere. Nell’interrogatorio di garanzia potranno fornire la loro versione anche se è probabile che si avvarranno della facoltà di non rispondere.

I sospetti

Il grosso quantitativo recuperato fa pensare che i due facessero parte di un gruppo ben più ampio, in grado di movimentare ingenti carichi di droga. Per questo le indagini vanno avanti.

Matteo Vercelli

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