In meno di un anno è riuscita a truffare un parroco della Diocesi di Oristano, portandogli via quasi 500mila euro.

La donna, M.O., 54enne di Bonarcado, deve rispondere alla magistratura dei reati di truffa, minacce aggravate ed estorsione nei confronti del sacerdote.

La truffatrice è stata arrestata questa mattina dai carabinieri del Reparto operativo dei carabinieri di Oristano, guidati dal tenente colonnello David Egidi.

LE INDAGINI - I dettagli della complessa e lunga indagine, che ha ricostruito i fatti iniziati nel 2017, sono stati illustrati questa mattina nel corso di una video conferenza dal procuratore della Repubblica Ezio Domenico Basso, dal comandante provinciale Domenico Cristaldi e dal tenente colonnello David Egidi.

Come ha spiegato il procuratore, il gip del tribunale di Oristano ha emesso l’ordine di custodia cautelare nei confronti della donna dopo le numerose prove raccolte a conferma delle condotte perpetrate e reiterate negli anni.

Si è trattato di un complesso disegno criminoso, minuziosamente ricostruito grazie alle investigazioni portate avanti dai carabinieri.

LA TRUFFA - Dopo aver carpito la buona fede del sacerdote la donna, con artifici e minacce, aveva promesso al parroco di renderlo comproprietario di un patrimonio di circa 4 milioni, costituito in beni immobili, ma di cui per motivi fiscali non poteva almeno per ora usufruire.

C’era il rischio concreto che il coniuge potesse portarglielo via nel corso della causa di separazione in atto. In cambio di quei beni, quindi, pretendeva dal sacerdote delle somme in prestito per poter vivere e far fronte a inesistenti procedimenti penali e civili da parte del tribunale di Oristano in merito all’ingente patrimonio posseduto.

LE MINACCE - Per garantirsi la progressiva elargizione delle somme, l’indagata aveva abilmente innestato una serie di persuasive condotte persecutorie, minacciose e moleste attraverso telefonate, sms e visite a casa del parroco. Si parla di decine di telefonate e visite al giorno.

Se non gli avesse prestato il denaro, questa una delle minacce, avrebbe informato la Diocesi del suo comportamento. Il parroco aveva raccolto molte somme attraverso anche i suoi parrocchiani, ma alla fine dopo le insistenti richieste e il denaro versato ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri. Nella mattinata l’epilogo dell'indagine con la perquisizione a casa della donna e il suo arresto.

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