Il “pasticcio” continua. Si vede però uno spiraglio di luce. Ancora per poco e in tante abitazioni i cittadini potranno appendere il cartello vendesi. Così promette il Comune di Santa Giusta al lavoro per risolvere una volta per tutte il problema legato agli usi civici.

Pochi giorni fa diversi funzionari della Regione hanno incontrato gli amministratori per fare il punto sulla documentazione necessaria per poter proseguire l’iter. «Abbiamo chiesto alcune precisazioni prima di inviare tutto ciò che manca per eliminare l’uso civico da diverse zone del paese - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Pierpaolo Erbì - Purtroppo i tempi si sono allungati per la troppa mole di lavoro che deve sbrigare giornalmente l’Ufficio tecnico. Ora siamo in dirittura d’arrivo».

Per capire la vicenda bisogna tornare indietro di qualche anno, quando il Comune ha concesso di costruire le case in diverse aree che però erano a uso civico. Un pasticcio che ora l’amministrazione sta risolvendo. Gli ettari che l’amministrazione deve liberare dall’uso civico sono 314. Si trovano nelle vie Grazia Deledda, Fermi, Giovanni XIII, Padre Pio, in località Is Melonis e nella zona artigianale. Il trasferimento avverrà nei terreni che la Regione aveva concesso al Comune. Alcuni si trovano a ridosso dell'idroscalo, altri vicino all’ex sede dell’Anap.

La Regione a marzo scorso ha approvato il Piano di valorizzazione e recupero delle terre. Il Comune a quel punto ha iniziato a elaborare i trasferimenti. Il documento a breve verrà inviato in Regione per l'approvazione finale. Solo dopo per tanti finirà un incubo che dura da tempo.

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