Un cumulo di materiale ferroso proveniente dallo smaltimento di vecchie auto sono accatastati da una settimana in una delle banchine del porto industriale di Oristano.

A denunciare la presenza di questo materiale è stato il parlamentare sardo di Unidos Mauro Pili. Secondo il deputato la presenza dei rottami ferrosi sarebbe legata in qualche modo al sequestro di analoghi rifiuti nel porto di Salerno.

Fu la guardia costiera e bloccare, 15 giorni fa, 87 tonnellate di rottami ferrosi su diversi tir, che avrebbero dovuto imbarcarsi su una nave battente bandiera turca, diretta proprio nel porto di Oristano.

La capitaneria rilevò tra quei rifiuti ferrosi la presenza di materiali plastici e la presenza di olii minerali, in contrasto con le normative di legge che regolano il settore. "Dai controlli effettuati anche dall'Arpas e da quanto dichiarato dai produttori, ad Oristano non esistono rifiuti irregolari - ha spiegato il comandante della capitaneria di porto , Erminio Di Nardo - si tratta di trucioli di ferro che devono essere trasferiti in una fonderia presso un'altra Regione".
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