Giorni da incubo per le centinaia di persone rimaste ancora senza medico nell’Alto oristanese. Martedì sera in tantissimi si sono riversati all’ospedale di Ghilarza, sede scelta per l’Ascot nei locali della guardia medica, ma tanti sono stati costretti ad andare via senza poter essere visitati o senza poter avere ricette urgenti.

Tra i testimoni di quanto stava accadendo Silvio Manca, uno dei componenti del Comitato nato anni fa a tutela del Delogu e dei servizi sanitari del territorio. «Sono passato di fronte all’ospedale martedì sera – racconta Manca -. Erano circa le 18.45 e in fila c’erano ancora moltissime persone, almeno una trentina. Mi hanno riferito che alle 19 il medico doveva andar via perché doveva prestare servizio come guardia medica, così molti hanno rinunciato, qualcuno si sarebbe recato più tardi dalla guardia medica». E prosegue: «Come comitato contatteremo il direttore della Asl 5  per chiedere che trovi una soluzione, ampliando almeno i giorni di apertura dell’Ascot. Non può funzionare solo un pomeriggio a settimana con le tante persone rimaste senza medico. Ma questa situazione va definita quanto prima perché è destinata a peggiorare: sappiamo infatti che un altro medico di base in servizio ad Abbasanta a breve andrà via».

Dal primo gennaio altri 1800 pazienti si vanno ad aggiungere agli 800 rimasti ancora senza medico. Il 31 dicembre ha cessato infatti  di esercitare nel territorio la dottoressa Manuela Pitzalis, trasferitasi in un’altra provincia. Il bando per reperire un nuovo medico è andato deserto. Il manager Angelo Maria Serusi ribadisce: «Stiamo chiedendo la disponibilità dei medici già in servizio agli Ascot, le adesioni sono su base volontaria. Stiamo lavorando perché l’Ascot a Ghilarza apra più giornate».

© Riproduzione riservata