È stato presentato questa mattina, a Cabras, il nuovo Distretto rurale Sardegna Centro Occidentale, un soggetto di aggregazione territoriale che coinvolge decine di aziende, tre Gal, un Flag, trentacinque comuni, che diventeranno a breve cinquantacinque. Si tratta di uno strumento di sviluppo economico nuovo che apre degli scenari importanti in relazione alle politiche agricole di sviluppo economico e produttivo.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Cabras, Andrea Abis, che ha salutato con grande favore l’avvio di questa nuova esperienza. La parola è poi passata al presidente del Distretto rurale SCO, Paolo Mele, che ha introdotto l’intervento del direttore generale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, Giuseppina Cireddu, sul tema “Distretti rurali: i sistemi produttivi locali”. Delle “Linee programmatiche del neonato Distretto rurale” ha parlato invece Cristiano Deiana, direttore del Gal Sinis, mentre il direttore generale del Consorzio UNO di Oristano, Francesco Asquer, ha trattato il tema del rapporto tra “Mondo accademico e imprese”. All’assessore regionale dell’Agricoltura e Riforma-Agropastorale, Valeria Satta, è toccato invece fare la sintesi politica sui temi affrontati definendo i rapporti tra distretti rurali e istituzioni regionali. La mattinata si è chiusa poi con una degustazione dei prodotti agroalimentari dei territori del Distretto.

«Con l’incontro di oggi – ha spiegato Mele –  abbiamo dato avvio alla seconda fase di un progetto impegnativo e articolato, una nuova avventura territoriale dove in tanti abbiamo il dovere di dare il nostro contributo per crescere assieme e per mettere al centro una politica di condivisione delle conoscenze e delle buone pratiche, da cui dobbiamo attingere a piene mani. Da oggi due parole d’ordine, responsabilità e generosità, ci dovranno accompagnare in questo percorso dove si deciderà il futuro di grandi territori e delle comunità che li popolano. Un futuro di cambiamento che non può più attendere e su cui grava la piaga del calo demografico e dello spopolamento delle nostre realtà rurali. Ma se abbiamo dato avvio a questa nuova fase, e se siamo qui per ribadire che crediamo in questo Distretto, vuol dire che vediamo ancora una via d’uscita per rendere i nostri paesi, e la lunga storia che li caratterizza, dei luoghi dove il futuro lo possiamo ancora determinare e guidare, dove possiamo fare in modo che giovani e famiglie possano vivere soddisfando i propri bisogni e realizzando i propri sogni». 

«Abbiamo di fronte a noi un processo di valorizzazione territoriale davvero ambizioso – sottolinea Deiana –. Una possibilità unica di mettere a sistema le nostre migliori esperienze d’impresa che, in collaborazione con tutti gli altri portatori di interesse pubblici e privati, potranno migliorare il proprio operato grazie ai nuovi strumenti d’azione e a risorse importanti che potranno arrivare attraverso il Distretto rurale. Ora dobbiamo intervenire sull’organizzazione affinché ci si doti di una struttura di governance capace di assicurare un’efficiente gestione delle risorse disponibili, e di quelle future, e per affrontare la sfida che le istituzioni hanno affidato al Distretto».

«Viviamo il tempo delle grandi sfide globali - ha affermato il sindaco di Cabras Andrea  Abis -, e dobbiamo cogliere la nuova opportunità che oggi viene formalizzata con la nascita ufficiale del Distretto rurale, il quale sarà fondamentale in relazione alla capacità di mettere in piedi una governance di cooperazione territoriale necessaria ad affrontare i grandi temi di politica nazionale ed europea, in primis quella del Green deal, la politica europea che inciderà molto sulla nostra capacità di sviluppo rurale, e il tema della sostenibilità della trasformazione e commercializzazione alimentare.  La sfida più grande  è ora quella di sviluppare un confronto di tipo politico programmatico con la Regione, al fine di concretizzare le idee di sviluppo delle piccole e grandi realtà economiche del distretto rurale rendendole protagoniste di nuovi contratti di filiera e misure finanziarie dedicate».

(Unioneonline)

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