Non solo materie scientifiche. In occasione della giornata mondiale della poesia, domani 21 marzo, l’Itis Othoca di Oristano accoglierà un ospite d’eccezione: il professor Bernardo De Muro, poeta, drammaturgo, scrittore poliedrico, che ha a lungo riflettuto sul significato parola nelle vite, con un respiro sempre ampio e generoso nei confronti dei giovani. Il professore, infatti, terrà un laboratorio di poesia rivolto alle classi seconde del liceo scientifico, incentrato sul genere giapponese degli Haiku, le cui suggestioni affascinarono poeti come Ungaretti, Montale e Quasimodo. Nessuna retorica, nessuna enfasi, niente di superfluo o accessorio. Solo una breve stringa di parole, il più semplici e spontanee possibili, ma tali da racchiudere il sapore di una stagione, l’atmosfera di un paesaggio, uno stato d’animo. La regola è togliere, depurare, scarnificare. «In un’epoca che va veloce, nella quale abbondano informazioni, parole, rumori - sostiene il dirigente Franco Frongia  - è importante che i ragazzi apprendano l’importanza del silenzio e della riflessione». 

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