Ad Ales la festa della Liberazione davanti a casa Gramsci
Il sindaco Mereu: "Ciascuno, facendo la sua parte, continuerà a impegnarsi per difendere la libertà che ci è stata donata 75 anni fa"Ad Ales stamani una festa della Liberazione particolare davanti alla casa natale di Antonio Gramsci, in Corso Cattedrale.
Iniziativa voluta dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Mereu, che ha spiegato: "Abbiamo voluto festeggiare la Liberazione, anche in un momento difficile, per dare un segnale di vicinanza anche a tutta la nostra comunità".
Col primo cittadino davanti alla casa Gramsci, a distanza di sicurezza, il viceparroco della cattedrale don Emmanuele Deidda e Giuseppe Pala, trombettista dell'associazione musicale alerese, che ha suonato "Il silenzio".
Il sindaco Mereu ha ricordato anche le parole di Antonio Gramsci: "Mi sono convinto - scriveva - che quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio".
Un messaggio quanto mai importante e attuale, viste le settimane difficili per l'emergenza coronavirus.
Il primo cittadino ha concluso: "Oggi ci ritroviamo ancora una volta uniti nella lotta per la conquista di un futuro migliore, privo di rischi per la nostra salute e la nostra vita".
Poi i ringraziamenti a operatori sanitari, associazioni di volontariato, i cittadini per il senso di responsabilità e la convinzione che "ciascuno di noi, facendo ognuno la sua parte, continuerà a impegnarsi per difendere quella libertà, che ci è stata donata 75 anni fa".