Dopo la paura resta solo l’odore acre di bruciato. Tra i territori di Villagrande, Girasole e Lotzorai restano cicatrici di una giornata campagne nella lotta agli incendi.

Decine di ettari di macchia mediterranea e superficie boschiva: tutto evaporato in poche ore sotto la violenza delle fiamme. Fiamme che si sono fatte largo a valle di Villagrande, tra Santa Lucia e Baus, dove sono andati in fumo una quarantina di ettari. Fiamme che nel loro avanzare hanno distrutto un tesoro naturale vicino alla provinciale 27.

Di minore entità il secondo incendio del pomeriggio, a Birdedu, periferia ovest di Girasole: una casa colonica evacuata per precauzione. Infine il fuoco di Lotzorai, sul versante laterale della chiesa di Santa Barbara, nel quartiere di Donigala. Le fiamme hanno attraversato terreni lambendo le abitazioni. Anche qui una casa evacuata. Inizialmente si temeva che il fuoco potesse spingersi verso la zona dei campeggi, sul litorale, ma la tempestività d’intervento delle squadre antincendio hanno evitato che accadesse. Nel rogo sono andate bruciate carcasse d'auto in sosta nei cortili privati. 

In Ogliastra hanno operato il personale di Forestale, Forestas, Vigili del fuoco e squadre di barracelli. In più, nei luoghi attraversati dagli incendi, sono intervenuti carabinieri, polizia e agenti della polizia locale competente.

Dal cielo hanno contribuito a domare i roghi elicotteri e Canadair. In prima linea anche i sindaci dei tre centri, Alessio Seoni (Villagrande), Lodovico Piras (Girasole) e Cesare Mannini (Lotzorai), che sostenuti dai loro colleghi assessori e consiglieri hanno seguito le operazioni di spegnimento.

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