Scritte intimidatorie contro Davide Burchi. Il sindaco di Lanusei, 46 anni, è stato destinatario di messaggi vergati sul muro che conduce a Sa Serra, località alla periferia della cittadina.

In carica per il secondo mandato di fila, Burchi è avvocato del Foro di Lanusei, il primo organismo a esprimere solidarietà al collega vittima dell’intimidazione.

«Si tratta di un grave atto intimidatorio - scrive l’Ordine, presieduto da Vito Cofano - consumato ai danni di un alto rappresentante istituzionale che, ne siamo convinti, non si lascerà condizionare nello svolgimento delle proprie funzioni e continuerà a lavorare con grande impegno e senso di responsabilità per il bene dei cittadini di Lanusei. È inaccettabile che ancor’oggi si assista a questi atti di intimidazione nei confronti di chi, ogni giorno, rappresenta, con la schiena dritta, il presidio di legalità nei territori. Auspichiamo che gli inquirenti possano assicurare alla giustizia i responsabili di questo gesto sconcertante che va condannato con forza, fermezza e piena condivisione».

In un momento particolarmente difficile «per il nostro territorio e le amministrazioni a tutti i livelli, è più che mai necessario che le istituzioni e la società civile uniscano le forze nel combattere ogni forma di criminalità e nel difendere quotidianamente il valore della legalità».

«Ancora un gravissimo atto intimidatorio contro un sindaco, primo rappresentante delle istituzioni nel territorio, al lavoro, in prima linea, per il bene della sua comunità», il commento all’accaduto del governatore uscente della Regione Christian Solinas. «Esprimo – aggiunge il presidente - al sindaco di Lanusei, Davide Burchi, la mia solidarietà personale e quella di tutto il popolo sardo per le offese e le minacce ricevute. L'azione vile non fermerà il lavoro coraggioso degli amministratori dei nostri Comuni. Mi auguro che i responsabili di gesti criminali siano presto assicurati alla giustizia».

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