Le è stata fatale una coltellata al collo. Assunta Tegas, emigrata di Lanusei, è stata uccisa nella sua abitazione a Forbach, cittadina nel nord-est della Francia. Aveva 85 anni e a ritrovarla cadavere, lunedì sera, è stata la figlia Cristina, preoccupata per non aver sentito la madre nelle ore precedenti. La persona sospettata dell’omicidio è un 40enne del posto, affetto da disturbi psichiatrici, che la vittima conosceva bene: l’uomo andava spesso a trovare Assunta Tegas, considerandola come una madrina. Il presunto killer è stato fermato dalla Gendarmeria.

L’omicidio

Lunedì Assunta Tegas, madre di cinque figli, era nella sua casa del quartiere Bruch di Forbach, centro di 22 mila residenti dove si era trasferita negli anni Cinquanta insieme al marito, Luigi Vargiu, scomparso nel 2006 dopo anni di sacrifici in miniera. La figlia ha provato a telefonarle, come di consueto, per sincerarsi che tutto procedesse bene, ma dopo non aver avuto risposta a una serie di chiamate si è precipitata nell’appartamento. Erano le 20, quando Cristina Vargiu è entrata in casa e ha trovato la madre senza vita. La vittima era distesa sul pavimento della sua camera da letto, con la testa immersa in una pozza di sangue.

Le indagini

Inizialmente, gli inquirenti hanno ipotizzato l’incidente domestico come causa del decesso, ma dopo un esame clinico più approfondito, il medico legale ha rilevato una ferita sul collo, verosimilmente provocata dalla lama di un coltello. La tesi ha convinto il pubblico ministero Olivier Glady che ha aperto un fascicolo d’inchiesta, disponendo l’autopsia e delegando le indagini alla polizia di Metz. Gli agenti hanno raccolto le prime testimonianze nel quartiere. Una vicina ha riferito che alle 15 la donna era viva perché l’ha salutata dal balcone, mentre nel tardo pomeriggio, l’infermiera che l’avrebbe dovuta visitare ha dichiarato di aver trovato la porta chiusa e non aver avuto risposta.

La vittima

Assunta Tegas rientrava quasi ogni anno a Lanusei, dove ha una sorella e diversi parenti. Vi ha trascorso un periodo di vacanze anche l’estate scorsa. L’inchiesta sulla sua morte è già a una svolta. L’unico indiziato è il quarantenne, un ex falegname che non lavora da tempo a causa di disturbi psichiatrici bipolari. Gli è stata perquisita la casa e verrà sentito ancora dal magistrato inquirente: mistero sul movente. Introvabile, al momento, l’arma letale.

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