L'unità di intenti si allontana sempre di più.

Anche se il presidente dell'Unione dei Comuni, il sindaco di Silanus Gian Pietro Arca, è stato confermato alla guida dell'organismo, ottenendo il consenso di metà dei sindaci, nell'assemblea restano forti e imbarazzanti divisioni.

In un documento a firma dei sindaci di Macomer (Riccardo Uda), Bolotana (Francesco Manconi), Borore (Tore Ghisu), Sindia (Franco Scanu) e Dualchi (Nino Muroni), emergono infatti profonde divergenze e imbarazzanti contrapposizioni politiche e personali, che portano ad inasprire i rapporti di collaborazione unitaria, sollecitata da tutti.

"Non si capisce e non può essere giustificato come il sindaco di SIlanus- è scritto tra l'altro nel documento dei sindaci- possa pensare di restare aggrappato alla poltrona di presidente senza una chiara maggioranza. la questione politica più rilevante è la volontà, quasi arrogante, che ha dimostrato nel non accettare le proposte di mediazione e, in prospettiva, di sintesi unitaria che gli sono state formulate a più riprese da noi tutti. Volontà quella del presidente, al limite dell'arroganza che non contribuisce a superare le divisioni attuali e che, probabilmente, nonostante la conta chiesta all'assemblea dal sindaco Arca, lo vedono senza maggioranza e quindi destinato a lasciare comunque, in tempi brevi, la tanto agognata presidenza. Il nostro territorio soffre di gravi difficoltà aggiungono i cinque sindaci, cosa che impone a tutti noi l'obbligo e la necessità di un impegno forte, determinato e unitario, nella programmazione di interventi che favoriscano le condizioni di rilancio delle prospettive di sviluppo e non oziose quanto strumentali discussioni".

Immediata la risposta del sindaco di Silanus, Gian Pietro Arca: "Prendo atto delle loro dichiarazioni che non condivido. Se per aver assunto una decisione a tutela dell'Unione dei Comuni e del territorio ha come conseguenza la sfiducia dei 5 sindaci, non credo sia accettabile. Dico però che sono sereno e che proverò comunque a lavorare nell'interesse dell'Unione dei Comuni e del territorio. Dico anche che l'arroganza non mi appartiene. I cinque sindaci, in assemblea, non hanno chiarito i motivi politici per i quali mi dovrei dimettere. Tutto è nato sulla questione di Badde Salighes, dove il sindaco di Bolotana, ha mentito due volte, sapendo di mentire".

A questo punto trovare l'unità nell'assemblea dell'Unione dei Comuni del Marghine, appare impossibile.

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