A Tossilo la tensione è alle stelle. La situazione è esplosiva e rischia di degenerare se non intervengono fatti nuovi. Dopo l'annuncio shock degli operai della Tossilo Spa, (società che gestisce la piattaforma dei rifiuti), da quattro mesi senza lo stipendio, che per protesta annunciano l'autospensione dal lavoro, interviene per la seconda volta nel giro di qualche mese il Prefetto di Nuoro, Giancarlo Dionisi, sensibile al problema degli operai ma preoccupato sulla grave situazione venutasi a creare sul fronte rifiuti, che riguarda l'intera provincia e il centro-nord dell’Isola.

Il Prefetto chiama tutti attorno ad un tavolo, nell'incontro fissato per il 3 aprile prossimo a Nuoro. All'incontro è chiamata in primo luogo la Regione, con gli assessori all'ambiente, all'industria e al lavoro, la Provincia, i sindaci di Macomer e Borore, il presidente dell'Unione dei Comuni del Marghine, il presidente della Tossilo Spa, il commissario liquidatore del consorzio industriale, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.

Vertice sollecitato dai lavoratori, ma anche dai sindacati che in un documento tra l'altro scrivono: «I lavoratori sono ormai stremati ed al limite della sopravvivenza, mentre la linea di compostaggio è ancora ferma, (assieme al nuovo termovalorizzatore, il cui avvio è stato più volte annunciato e puntualmente rinviato più volte). Chiediamo la convocazione dell'incontro in maniera urgente».

Antonio Succu, sindaco di Macomer: «A questo punto serve un cambio di passo, perché la situazione è incandescente. Non conosciamo ancora i contenuti della delibera regionale sull'utilizzo dei fondi per il pagamento degli stipendi».

Il sindaco di Borore, Tore Ghisu, aggiunge: «È urgente una decisa accelerazione dei tempi per mettere in sicurezza i lavoratori e le loro retribuzioni. Si tratta di un problema legato alla gestione dei rifiuti, che interessa non solo questo territorio, ma tutto il centro nord della Sardegna».

Non si esclude l'intervento dlla magistratura, sollecitato dagli operai.

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