A 92 anni lei chiede di essere dimessa per morire in casa, in un ambiente più sereno e al fianco dei suoi affetti più cari, tra cui il figlio. Ma il dolore per quella scomparsa, poche ore dopo, si è portato via anche il figlio 57 enne, Mario Paniziutti. Una morte improvvisa che ieri intorno all'ora di pranzo ha sconvolto Nuoro, già segnata da cinque decessi per il Covid avvenuti nell'ospedale cittadino. Nuoro che il giorno prima aveva dovuto piangere un'altra morte improvvisa: un 50enne, anche lui colpito da un infarto. Nuoro, che ieri ha pagato un tributo di sangue anche sulle strade della provincia.

La doppia tragedia

Tra la novantaduenne e il figlio Mario c'era un legame profondo. Indissolubile davvero. Lei si chiamava Maria e lui, che era originario di La Caletta ma da tempo residente a Nuoro, aveva lavorato in un noto negozio di elettrodomestici cittadino. Un affetto che è andato ben oltre il conosciuto e quello che la scienza riesce a spiegare. Un legame che solo una madre attenta e premurosa e suo figlio riescono a coltivare anno dopo anno. Lei infatti, alla sua età, era già riuscita a vincere anche il Covid, ma era stata ricoverata in ospedale dove le sue condizioni si sono aggravate nelle ore tra mercoledì e giovedì. La donna aveva chiesto e scelto di essere portata a casa, di morire tra chi l'ha sempre amata. Una scelta presa per l'ultimo addio.

La storia

Una volontà che è stata esaudita, tanto che Maria ha resistito sino all'ultimo. Fino a rientrare nella sua casa, dove poche ore dopo le dimissioni si è spenta. Mai però ci si sarebbe aspettati una tragedia di lì a poco. È passata poco più di un'ora dal decesso dell'anziana quando il figlio Mario Paniziutti si è accasciato praticamente davanti alla mamma. Un infarto ha messo termine alla sua vita, subito dopo quella della madre che la vita gliela aveva donata. Forse l'uomo non ha retto al dolore per la scomparsa della donna a cui era molto legato. Sul profilo Facebook il cordoglio corre veloce per una morte inattesa, nelle immagini le foto sorridenti di Mario Paniziutti insieme al cugino, il portiere del Torino Salvatore Sirigu, e quelle scattate in estate. E il ricordo dei nipoti che sottolineano l'affetto e quel rapporto speciale tra madre e figlio, che li ha uniti nella vita sino alla morte: «Che strazio caro zio, o meglio Mariolino, come ti chiamavamo noi nipoti, quanto dolore difficile da accettare e che strano destino saperti andare via lo stesso giorno di tua mamma quando per tutta la vita vi abbiamo visto vivere in simbiosi e come una cosa sola».

Fabio Ledda

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