Erano circa le 20 di ieri. Un gruppo di ragazzi s'è ritrovato in quella casa abbandonata a Nuoro, a pochi passi dall'oratorio e dalla chiesa di San Domenico Savio. Non era la prima volta. Forse conoscevano bene piani e spazi di quel rudere ma stavolta i muri perimetrali e il solaio hanno ceduto, probabilmente durante un gioco che ha rotto l'equilibrio precario di quel casolare rimasto in piedi nonostante decenni di incuria. Patrick Zola, 14 anni, e Ythan Romano, 15, vengono risucchiati dalle macerie: si trovavano all'interno di un piano che non c'è più. Altri pare fossero all'esterno, a dare l’allarme un’amica. 

Insieme a vigili del fuoco con tutti i mezzi possibili, operatori del 118, ambulanze di Nuoro e Oliena, pattuglie di polizia e carabinieri, sono giunti lì, in quel campo dimenticato di via Dessanay, periferia verso Badu 'e Carros, il prefetto Giancarlo Dionisi, il questore Alfonso Polverino, il sindaco Andrea Soddu. E parenti e amici, molti coetanei accompagnati dai genitori in lacrime.

Ora saranno le indagini, insieme al lavoro che stanno portando avanti i vigili del fuoco, a mettere in ordine i tasselli del puzzle. Ieri, di certo, a Nuoro diluviava. E chissà se tutta quell'acqua caduta c'entra con il crollo. Stamattina intanto tutti in chiesa per un momento di preghiera: entrambi frequentavano l’oratorio e soprattutto Patrick era di casa, non c'era giorno che non passasse in oratorio. Origini polacche, figlio adottivo di una dottoressa e di un allevatore, era una presenza abituale.

«Non ci sono parole, se non un profondo dolore, quando due giovani vite vengono spezzate all'improvviso –  le parole del sindaco di Nuoro Andrea Soddu – In questa dolorosa circostanza, esprimo le più sentite condoglianze, a nome mio e dell'intera Città di Nuoro, alle famiglie colpite dalla tragedia. Che la solidarietà e il sostegno possano lenire, anche se solo in parte, la sofferenza di una perdita enorme, come quella di due ragazzi che avevano tutta la vita davanti. Un sincero ringraziamento va alle squadre di soccorso dei vigili del fuoco, del 118 e alle Forze dell'ordine per la prontezza e l'efficienza dimostrate nel loro intervento».

«Esprimo la più sentita vicinanza alle famiglie per questa tremenda tragedia. Di fronte a questo dolore non ci sono parole. Solo silenzio e sostegno alle famiglie. Da presidente porto l'abbraccio stretto di tutta la Sardegna», ha detto la presidente della Regione Alessandra Todde.

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