Surroga dei componenti della Giunta dell'Unione dei Comuni del Marghine. È il secondo punto all'ordine del giorno dell'assemblea, che è stata convocata per il 29 agosto, nella sala riunioni della sede istituzionale, al numero 186 del corso Umberto a Macomer.

Una assemblea che assume contorni di resa dei conti, che arriva dopo il terremoto politico che ha generato la crisi, con le dimissioni di due componenti della Giunta, il vice presidente Francesco Manconi, sfiduciato dal presidente Gian Pietro Arca, poi quelle del sindaco di Borore, Tore Ghisu. Quest'ultimo nella lettera di dimissioni scrive: "Comunico di rimettere l'incarico di componente della giunta esecutiva dell'Unione dei Comuni anche al fine di favorire la necessaria, quanto urgente, ricomposizione dell'organo esecutivo".

Una crisi generata da una vicenda legata alle presunte autorizzazioni rilasciate dal sindaco di Bolotana a due piccoli imprenditori, che volevano (e hanno ottenuto) l'autorizzazione dall'Unione dei Comuni per utilizzare 10 metri quadri della corte della ex caserma di Badde Salighes per la rivendita di bevande e quanto altro. I due però avrebbero occupato abusivamente i locali dell'ex ristorante, dove hanno eseguito dei piccoli lavori di manutenzione.

Di chi è la responsabilità? Di fatto c'è stato uno scontro politico (e non solo) tra il presidente dell'Unione, Gian Pietro Arca, e il vice presidente, sindaco di Bolotana, arrivando alla sfiducia di quest'ultimo. A seguire non c'è stato il necessario chiarimento, ma le posizioni si sono ulteriormente inasprite, fino alle dimissioni del sindaco di Bolotana e di quello di Borore, che potrebbero porre fine alla presidenza di Gian Pietro Arca. Tutto si deciderà nel corso dell'assemblea del 29 agosto, convocata prevalentemente per ricomporre l'organo esecutivo, ma che potrebbe riservare sorprese.

A fronte di quello che sta succedendo, con le dimissioni pesanti, come quelle dei sindaci di Bolotana e Borore, appare possibile che il sindaco di Silanus possa essere a sua volta sfiduciato. Quella del 29 agosto sarà anche l'occasione per capire quali sono i nuovi indirizzi politici e quanti sono i sindaci schierati contro Gian Pietro Arca.  

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